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USA, PMI servizi marzo sale a 52,6 punti: aumento più rapido da giugno

(Teleborsa) – Si conferma in miglioramento il settore dei servizi negli Stati Uniti a marzo 2023. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 52,6 punti dai 50,6 del mese precedente e risulta inferiore ai 53,8 punti stimati dagli analisti ed emersi nella stima preliminare.

L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta dunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.

Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 52,3 punti, rispetto ai 50,1 punti del mese precedente e ai 53,3 punti della stima di consensus.

“L’attività commerciale nel settore dei servizi è cresciuta a un ritmo più rapido a marzo, poiché il ritorno alla crescita dei nuovi ordini ha supportato l’economia statunitense, che ha visto l’aumento più rapido della produzione del settore privato dallo scorso giugno – ha commentato Sian Jones, economista senior presso S&P Global Market Intelligence – Miglioramenti nella spesa dei clienti in tutto il settore dei servizi l’economia ha contrastato un altro calo delle vendite manifatturiere”.

“La maggiore domanda del settore dei servizi e l’aumento della pressione sulla capacità hanno stimolato un altro round di creazione di posti di lavoro, con il tasso di crescita dell’occupazione che ha leggermente accelerato fino al massimo di sei mesi”, ha aggiunto.

“Tuttavia, le preoccupazioni per l’impatto dell’inflazione e dei tassi di interesse più elevati sulla spesa dei clienti sono rimaste evidenti – ha spiegato l’economista – L’ottimismo presso i produttori di beni e i fornitori di servizi è diminuito da febbraio a causa delle elevate pressioni sui costi. Tuttavia, l’inflazione dei prezzi di vendita ha nuovamente accelerato a causa di condizioni della domanda più accomodanti. L’aumento delle tariffe contrasta con l’andamento dei prezzi degli input, che sono aumentati al secondo ritmo più lento da ottobre 2020″.

(Foto: Foto di Saulo Mohana su Unsplash)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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