(Teleborsa) – Giornata positiva per i mercati europei, con Piazza Affari che mostra lo stesso andamento, in una giornata in cui gli investitori hanno soprattutto guardato alle indicazioni in arrivo dall’inflazione. Nell’Eurozona l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 6,9% a marzo, dopo un incremento del’8,5% il mese precedente, facendo registrare la maggiore flessione da quando l’Eurostat ha iniziato a raccogliere dati nel 1991. Ciò nonostante, continua a crescere la componente “core”, che esclude i prezzi volatili dell’energia e dei generi alimentari ed è più attentamente monitorata dalla Banca centrale europea.
Sul fronte interno, l’Istat ha comunicato che l’inflazione ha continuato a diminuire in maniera marcata a marzo, guidata dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici. Rimangono però tensioni al rialzo nel comparto dei beni alimentari non lavorati, dei tabacchi e dei servizi, “che portano a una nuova accelerazione dell’inflazione di fondo la cui dinamica tuttavia sembra perdere lo slancio che aveva contraddistinto i mesi precedenti”, spiega una nota.
“Nel complesso, il dato odierno conferma che il processo disinflazionistico prosegue, ancora guidato dalla componente energetica; il picco dell’inflazione di fondo non è ancora stato raggiunto, ma potrebbe non essere lontano – ha commentato Paolo Pizzoli, Senior Economist di – Le probabilità di un’inflazione media per il 2023 inferiore al 6% sono ora chiaramente aumentate”.
L’ continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,34%. L’ continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,07%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 74,87 dollari per barile.
Lieve calo dello , che scende a +177 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,03%.
Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente tonico , che registra una plusvalenza dello 0,69%, ferma , che segna un quasi nulla di fatto, e in luce , con un ampio progresso dello 0,81%.
Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul un rialzo dello 0,34%, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il , che arriva a 29.313 punti.
Leggermente positivo il (+0,25%); pressoché invariato il (-0,14%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo (+2,74%), (+2,19%), (+1,79%) e (+1,40%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che chiude le contrattazioni a -1,91%.
Sostanzialmente debole , che registra una flessione dell’1,40%.
Si muove sotto la parità , evidenziando un decremento dell’1,37%.
Contrazione moderata per , che soffre un calo dello 0,76%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, (+5,07%), (+4,21%), (+4,00%) e (+3,21%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su , che termina la seduta con -1,89%.
Preda dei venditori , con un decremento dell’1,80%.
Sottotono che mostra una limatura dell’1,77%.
Trascurata , che resta incollata sui livelli della vigilia.