(Teleborsa) – Janet Yellen, segretaria al Tesoro statunitense, torna a ribadire la necessità di regole più rigide per il settore bancario statunitense. Intervenendo ad una conferenza della National Association for Business Economics, che le ha consegnato un premio in memoria di Paul Volcker, ex presidente della Federal Reserve, Yellen ha spiegato che le regole sono state allentate troppo negli ultimi anni e pertanto serve intervenire, alla luce delle chiusure di Silicon Valley Bank e Signature Bank.
“Questi fatti recenti ci ricordano del bisogno urgente di finire il lavoro”, iniziato dopo la crisi finanziaria del 2008 – ha avvertito la segretaria al Tesoro -. “Dobbiamo chiederci se la deregolamentazione non sia andata oltre i limiti e riparare le crepe nel perimetro regolatorio che i recenti choc hanno rivelato”.
Dall’altra parte dell’oceano la Banca centrale europea è tornata a sottolineare che le decisioni di politica monetaria saranno prese in base ai dati macro. I rischi per le prospettive di crescita economica dell’Eurozona “sono orientati al ribasso” – ha detto la BCE nel suo Bollettino economico, spiegando che “le tensioni persistentemente elevate sui mercati finanziari potrebbero inasprire le condizioni del credito più ampie più del previsto e smorzare la fiducia”.
“L’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali, che sarà determinato dalla valutazione delle prospettive di inflazione da parte del Consiglio direttivo alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria”, viene ricordato nel report n cui ribadisce la solidità delle banche europee così come la determinazione ad agire se necessario.