(Teleborsa) – , società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi, ha chiuso il 2022 con ricavi delle vendite pari a 31,7 milioni di euro, in aumento del 20,6% rispetto al 2021. La controllata di New York chiude il primo anno di piena attività con ricavi pari a 1,3 milioni di euro, +83,6% vs 0,7 milioni di euro del 2021 e la controllata di Dubai chiude a 2,9 milioni di euro, +28% vs 2,3 milioni di euro del 2021.
L’EBITDA è negativo per 0,7 milioni di euro (negativo per 0,5 milioni nel 2021) anche per effetto dell’aumento dei costi pari al 22,6% legato in parte ai trend inflattivi e in parte alle spese generate dalla piattaforma on line Shoplongin. L’esercizio 2022 chiude con un risultato netto pari a -1,2 milioni di euro, in peggioramento rispetto al 2021 (negativo per 0,9 milioni).
“La ragione del risultato negativo a livello consolidato, nonostante un incremento di fatturato, è da ricercare soprattutto nel fatto che il Gruppo ha continuato ad investire nelle due start up, Longino & Cardenal LLC New York e Shoplongino srl”, ha commentato l’AD Riccardo Uleri.
“In generale per il gruppo è stato un anno ancora difficile con significativi investimenti che hanno inciso significativamente, ma di grande importanza per l’evoluzione della nostra organizzazione, che attraverso il cambio del sistema gestionale e della digitalizzazione, ha creato le basi per un’importante riduzione dei costi e per una maggiore efficienza e capacità di raggiungere gli obiettivi di espansione che ci siamo prefissati”, ha aggiunto.
L’Indebitamento Finanziario Netto, considerate le attività e gli investimenti portati avanti dalla capogruppo, è pari a 5,4 milioni di euro, rispetto a 3,5 milioni nel 2021.