(Teleborsa) – , gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2.964,5 milioni di euro, registrano un aumento di 359,7 milioni di euro (+13,8%) rispetto al 2021. Il risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente ai maggiori meccanismi incentivanti output-based e all’incremento della base asset regolata (RAB), al netto della riduzione del WACC riconosciuto per il 2022.
L’EBITDA del 2022 si attesta a 2.059,2 milioni di euro, in crescita dell’11%). L’utile netto è pari a 857 milioni di euro, in crescita dell’8,6%. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.576,3 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 10.002,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
“In uno scenario particolarmente complesso, Terna ha saputo conseguire risultati di eccellenza, accelerando, per il decimo trimestre consecutivo, il passo degli investimenti a beneficio del sistema elettrico e dell’Italia – ha dichiarato l’AD Stefano Donnarumma – Nel corso del 2022 abbiamo rafforzato il ruolo di Terna quale vero e proprio regista della transizione energetica, abilitando sempre più lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili”.
Il CdA proporrà l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2022 di 631.941.484,80 euro, pari a 31,44 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2021, in linea con la dividend policy) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 23 novembre 2022 – dei rimanenti 20,83 centesimi di euro per azione, da mettere in pagamento dal 21 giugno 2023 con data stacco 19 giugno 2023 della cedola n. 38 (record date 20 giugno 2023).
Per il 2023 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e un EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro.