(Teleborsa) – Accordo raggiunto sulle conclusioni relative alla riforma del Patto di Stabilità al Consiglio Ecofin. “Abbiamo un accordo sulle linee più ampie del nuovo quadro” di governance economica – ha annunciato la ministra delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson, alla presidenza di turno dell’Ue –. “Chiediamo alla Commissione di prendere in considerazione il punto di vista del Consiglio e continuare a confrontarsi con gli Stati membri”.
Nelle conclusioni sulla “convergenza” tra gli Stati Ue per la riforma del Patto di stabilità emerge ora, rispetto al documento inizialmente previsto, l’invito alla Commissione “prima di pubblicare le sue proposte legislative, a tenere conto delle opinioni convergenti degli Stati membri e a continuare a impegnarsi con gli Stati membri nelle aree individuate per ulteriori discussioni”. Tra i punti di significativa novità, non previsti in precedenza, c’è anche l’impegno “a elaborare le possibili prossime tappe in seno al Consiglio, al fine di concludere i lavori legislativi nel 2023″.
“Sulla revisione della governance economica non c’è carta bianca” alla Commissione, ha chiarito il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner, a margine dell’Ecofin. “Nelle discussioni degli ultimi giorni è emerso chiaramente che alcuni, o per essere più precisi un numero considerevole di Stati membri, sono preoccupati che i loro commenti e le loro considerazioni e la loro situazione particolare non vengano adeguatamente presi in considerazione”, ha aggiunto.
“Abbiamo lavorato in maniera ferma e costruttiva affinché le conclusioni sulla riforma del patto di stabilità fossero approvate oggi dall’Ecofin. Il testo finale, che condividiamo, prevede, come avevamo auspicato, che la nuova riforma sia approvata entro l’anno per poter affrontare la transizione del 2024 in maniera realistica e con obiettivi raggiungibili”, ha commentato il ministro Giancarlo Giorgetti al termine dell’Ecofin. “Riteniamo molto importante” “aver ribadito la responsabilità nazionale nei piani di bilancio di medio termine dei singoli paesi” ha aggiunto. “Siamo consapevoli e rispettosi delle diverse visioni e delle preoccupazioni di alcuni Paesi come la Germania. Al tempo stesso riteniamo fondamentale che le future regole fiscali promuovano gli investimenti in tutti i settori strategici, compreso l’ambiente, la digitalizzazione e la difesa”.
Sulla riforma della governance economica “c’è ancora del lavoro da fare sui dettagli e per raggiungere una convergenza sulle questioni aperte che riguardano gli Stati”, ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis dopo il Consiglio Ecofin. “Accogliamo con favore la decisione del Consiglio di elaborare rapidamente le fasi successive, con l’obiettivo di concludere il lavoro legislativo nel 2023”, ha aggiunto. “Ci sarà ancora lavoro da fare ma è molto importante che le proposte della Commissione abbiano ricevuto un primo via libera”, ha dichiarato il commissario europeo Paolo Gentiloni. È “un segnale sulla materia forse più controversa e difficile nelle discussioni economiche europee. È un segnale molto positivo”, ha commentato.