(Teleborsa) – L’Italia ha chiesto all’Europa di “costruire insieme una politica industriale. Noi faremo la nostra parte ed entro quest’anno realizzerò una conferenza nazionale sulla politica industriale, al termine di un percorso che disegneremo insieme con le forze sociali produttive e i sindacati. Sappiamo che occorre farlo, sono 30 anni senza una politica industriale”.
Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un’intervista nell’ambito dell’assemblea unitaria di Fiom e Filctem, sottolineando che l’Italia è “esattamente laddove devono venire gli altri” perché è “sulla linea di frontiera della storia. Siamo al centro del dialogo tra Francia e Germania”, in quanto “senza l’Italia non si fa una politica industriale dell’Europa. Oggi l’Italia conta più del passato, lo sarà ancora di più nel 2024”.
“Soprattutto nella costruzione di una politica industriale “per me il sindacato è un asset fondamentale”, ha detto Urso rispondendo al leader della Cgil, Maurizio Landini, che ha lamentato un livello di confronto e dialogo con il Governo “insufficiente”.
Sulla riforma degli incentivi “siamo all’inizio del percorso”, ha detto Urso sottolineando che è stata fatta ” una legge delega, ci vuole dle tempo per fare tutto ciò e c’è tutto il tempo per confrontarci”.
Infine, un passaggio sul Superbonus: “Questo è un Governo che affronta la realtà, il freno andava messo. Non solo per i 9 miliardi di truffa”, ha detto Urso.