(Teleborsa) – Siccità da allarme rosso. Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata”: questo l’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di bacino (Anbi), Francesco Vincenzi, citando dati del Cnr. Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa o estrema.
L’ Osservatorio Anbi sulle risorse idriche – si legge nella nota – settimanalmente registra il peggiorare di una situazione, che appare irrimediabilmente compromessa, anche a fronte di prossime e comunque auspicate precipitazioni. L’ assenza di pioggia a febbraio torna a fare intravvedere lo spettro della siccità anche lungo le zone tirreniche dell’Italia centrale. Le temperature miti del mese in corso fanno sì che il già scarso manto nevoso nelle regioni alpine si assottigli ulteriormente.
Proprio per questo è stato costituito a palazzo Chigi un Tavolo di lavoro sulle crisi idriche, al quale parteciperanno la prossima settimana il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la viceministra Vannia Gava, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli”. E’ quanto ha reso noto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo al question time al Senato.
“Al fine di avere un quadro conoscitivo esaustivo della disponibilità della risorsa idrica, propedeutico a qualsivoglia azione, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha finanziato il progetto del bilancio idrologico nazionale – ha sottolineato il ministro – in relazione agli osservatori permanenti sugli utilizzi idrici, è volontà di questo Ministero promuovere un rafforzamento della capacità decisionale nell’ambito del governo della risorsa idrica”.
(Foto: Rudy and Peter Skitterians)