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Consumi gas ottobre-novembre, crolla quota russa

(Teleborsa) – “A ottobre e novembre i consumi di gas dell’Unione Europea sono stati del 25% inferiori a quelli della media del passato quinquennio, spingendosi oltre l’obiettivo di riduzione del 15% concordato lo scorso anno. Contemporaneamente gli sforzi per diversificare le forniture hanno dato risultati: nelle prime cinque settimane del 2023 il gas pervenuto da gasdotti dalla Russia ha rappresentato circa il 7,5% del totale delle importazioni europee di gas, a fronte del 37% sulla media 2021″.

Questi i dati forniti dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo che sono stati presentati ai ministri. “Intanto le importazioni di gas liquefatto via mare sono più che raddoppiate, dal 20% del 2021 al 42% di inizio 2023″. Gentiloni ha anche sottolineato che i livelli delle scorte di gas dell’Ue si attestano a circa il 75%, solo marginalmente inferiori a quanto si attestavano all’inizio della stagione invernale. “Il calo dei prezzi dell’energia dovrebbe consentire ai governi di rimuovere gradualmente le misure di supporto sull’energia e rendere quelle rimanenti più mirate. Li incoraggiamo a muoversi in tal senso. C’è una piccola finestra di opportunità nei mesi a venire per migliorare la qualità delle misure uscendo da quelle più costose e meno efficienti”, ha detto. “Ma per essere chiari non siamo fuori pericolo. I prezzi dell’energia restano ben superiori ai livelli visti negli anni passati e potrebbero restare volatili – ha detto ancora Gentiloni – mentre le penurie sulle forniture potrebbero riemergere nei prossimi mesi. Per questo intendiamo approntare un meccanismo di acquisti comuni non più tardi della fine di questo trimestre”.

Tra le buone notizie, anche il fatto che il tasso di disoccupazione nell’eurozona (al 6,6%) è ai minimi storici, mentre i livelli di attività e di occupazione sono ai massimi mai registrati, rispettivamente al 79,5% al 74,4%.

“Il mercato del lavoro resta estremamente resiliente. Questo in parte è dovuto al successo delle nostre politiche, inclusa quella di supporto tramite lo strumento SURE, che ha evitato la distruzione di molti posti di lavoro e il calo dei tassi di attività che è stato osservato per esempio negli Usa”, ha sostenuto Gentiloni. Va tuttavia rilevato che anche negli Usa la disoccupazione è scesa ai minimi storici e il tasso di posti vacanti è superiore rispetto a quello che si registra nell’Ue. Comunque anche secondo Gentiloni “restano molte sfide da gestire sul versante del lavoro. La prima è legata all’inflazione all’erosione del potere di acquisto in un contesto in cui la crescita delle retribuzioni deve restare coerente con gli obiettivi di intervenire sull’alta inflazione. Nel 2022 – ha detto l’eurocommissario – i salari sono aumentati ma non hanno tenuto il passo dell’infrazione”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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