(Teleborsa) – “La trattativa con i vertici di ITA sugli adeguamenti salariali del personale di terra e di volo, connessi al superamento della fase di start-up, ha compiuto ieri sera ulteriori passi avanti, tanto da renderci fiduciosi circa la concreta possibilità di giungere ad un’intesa oggi, 10 febbraio, nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione già convocata dal Ministero del Lavoro”. È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Anp. I sindacati sottolineano “l’ormai indifferibile necessità di giungere ad un’intesa che renda merito ai lavoratori che hanno supportato la difficile fase di start up e garantisca la sostenibilità del piano industriale di sviluppo della compagnia, preannunciando che, in difetto, procederanno senza ulteriori indugi alla proclamazione delle necessarie azioni di sciopero”.
È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Anp
Le organizzazioni sindacali “rappresentano l’ormai indifferibile necessità di giungere ad un‘intesa che renda merito ai lavoratori che hanno supportato la difficile fase di start up e garantisca la sostenibilità del piano industriale di sviluppo della compagnia, preannunciando che, in difetto, procederanno senza ulteriori indugi alla proclamazione delle necessarie azioni di sciopero”.
L’incontro di ieri sera nella sede della compagnia aerea per mettere a punto i dettagli dell’intesa costituisce un ulteriore passo in avanti nella trattativa. Sindacati e associazioni avvertono, tuttavia, che se non si giungerà a un accordo si procederà “alla proclamazione di uno sciopero”.
Da parte dell’azienda c’è l’intenzione di aumentare gli stipendi, dopo il periodo pandemico che ha avuto il suo peso sulle retribuzioni. E anche da parte di Lufthansa, in trattativa col Tesoro per l’acquisto di una quota di minoranza di Ita, non ci sarebbe nessuna ostilità ad un incremento dei salari. Il gruppo di Colonia si avvia a prendere attraverso un aumento di capitale riservato il 40% della compagnia per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro. Per i piloti ci dovrebbe essere un aumento del 38% sui minimi tabellari, mentre per gli assistenti di volo del 23%. Sarebbe previsto anche un ritocco al rialzo della diaria sui voli internazionali. Per quanto riguarda il personale di terra, l’aumento dovrebbe essere intorno al 15%.
Ita Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, ha in organico 3.600 lavoratori. Ipotizzando una tabella di marcia con i passaggi successivi, l’intesa una volta raggiunta con i sindacati verrà presentata a Lufthansa per un confronto. Quindi la soluzione sarà sottoposta all’attenzione del governo e infine il Cda di Ita si pronuncerà sull’accordo. Un nuovo accordo tra le parti al ministero del Lavoro era previsto oggi.
Intanto la Cub Trasporti ha chiesto che una delegazione di lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria, di Swissport Italia e di Atitech, che saranno in presidio a Roma giovedì 16 febbraio, venga ricevuta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’incontro – spiega il sindacato – ha lo scopo, tra l’altro, di avviare un confronto sul ripristino nel 2023 dell’integrazione all’80% (anziché al 60%) alla Cigs per i lavoratori Alitalia, l’applicazione di criteri oggettivi per le assunzioni in Ita dal bacino di Alitalia, (anzianità, carichi familiari, tutela delle fragilità), come anche per Swissport e Atitech, azienda quest’ultima che “ha avviato la procedura per la sospensione in Cigs, Cub Trasporti per 400 dipendenti su circa 700”.