(Teleborsa) – Balzo delle spese dei turisti italiani all’estero che, lo scorso novembre, sono salite del 71% a 2,1 miliardi di euro a fronte di un aumento del 42% di quelle degli stranieri nel nostro paese. E’ quanto emerge dalle statistiche della Banca d’Italia secondo cui, a novembre, la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha così registrato un avanzo di 0,3 miliardi di euro, “appena inferiore a quello registrato nello stesso mese del 2021 e del 2019 (0,4 miliardi in entrambi i casi)”.
Anche nel confronto con novembre 2019 l’incremento delle entrate è risultato di entità inferiore a quello delle uscite (2 contro 8 per cento). Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (settembre-novembre 2022) la spesa degli stranieri in Italia è risultata del 43 per cento superiore a quella del corrispondente periodo del 2021; quella dei viaggiatori italiani all’estero del 75 per cento. Si conferma il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici per entrambi i flussi.
L’indagine è condotta con l’obiettivo primario della compilazione delle voci “Viaggi” (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi in cui non sono residenti, in relazione a viaggi in tali paesi) e “Trasporti internazionali di passeggeri” della bilancia dei pagamenti dell’Italia.
Intanto, sempre restando in tema di turismo, la ripresa dopo le difficoltà legata alla pandemia spinge il cibo Made in Italy che diventa la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nell’ultimo anno, nonostante la crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dal report Coldiretti “Cibo e turismo, l’Italia che vince” diffuso alla vigilia della Bit in occasione dell’incontro al Teatro Manzoni di Milano con la partecipazione del presidente Ettore Prandini assieme al ministro del Turismo Daniela Santanché, al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
La ripartenza a pieno ritmo delle attività di ristorazione e accoglienza, dai ristoranti agli agriturismi, ha avuto un impatto importante sul Made in Italy a tavola che vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Non a caso il cibo – sottolinea la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie italiane e straniere in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche.