(Teleborsa) – Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “deve essere una grande occasione di rilancio e di rinnovamento del Paese e nessuno spazio di azione deve essere lasciato al malaffare, e a maggior ragione in ambito finanziario”. È l’appello del presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, nella sua relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Carlino ha quindi sottolineato la necessità che l’azione dei magistrati contabili non sia limitata alle situazioni di dolo ma anche quando sussista la grave negligenza.
“È necessario – ha spiegato – che, nelle ipotesi patologiche, non solo la malagestione connotata da dolo, ma anche la grave negligenza trovino puntuale sanzione nell’ambito della giurisdizione della Corte dei Conti. Occorre evitare che l’indebolimento della responsabilità erariale possa creare situazioni propizie alla dispersione delle risorse pubbliche, specialmente di quelle legate al PNRR, così determinando un clima favorevole per l’infiltrazione della criminalità organizzata”.
Per agevolare la ripresa economica compromessa dalla pandemia e dalle conseguenze della guerra in Ucraina “sarà fondamentale l’efficiente e tempestiva attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dal quale potrà provenire un rilevante impulso per l’economia, all’insegna di una ripresa equa e sostenibile”, ha aggiunto Carlino. “Lo sviluppo – ha aggiunto Carlino con un riferimento a quanto sottolineato in diverse occasioni dal Presidente della Repubblica – va conseguito mediante il concreto dispiegarsi dei principi sanciti dall’art. 3 della Costituzione, poiché le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi e sanitari, tra i diversi territori, creano ingiustizie e limitano il diritto all’uguaglianza”. “È dunque auspicabile – ha sottolineato il Presidente della Corte dei Conti – un approccio integrato tra PNRR e politiche di coesione, come prospettato nello stesso programma di Governo, con la valorizzazione dei talenti e delle competenze dei cittadini”.
Per potenziare i controlli sull’utilizzo delle risorse del PNRR è necessario dotare la Corte dei Conti di “personale, mezzi e risorse”, ha affermato il procuratore generale della Corte, Angelo Canale, nella sua relazione. “Si chiede – giustamente – alle procure contabili e più in generale alla Corte dei conti una operosa, concreta azione a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Bisognerebbe allora anche preoccuparsi – ha dichiarato il procuratore generale – di dotare la Corte, per un’attività eccezionale e che si protrarrà nel lungo periodo, di personale, mezzi e risorse”.