(Teleborsa) – Continua ad essere aggiornato il bilancio delle vittime del terremoto che nella notte ha colpito il confine tra la Turchia e la Siria. Al momento risultano 1.651 decessi in Turchia e circa mille tra le aree siriane controllate dal governo di Damasco e quelle dell’amministrazione autonoma del Nord-Est, nei territori siriani occupati dalla Turchia o controllati da milizie sunnite per un totale che supera le 2.600 persone uccise dai crolli causati dal sisma. Il bilancio provvisorio dei feriti nella sola Turchia è di 11.119, come comunica il ministro della Salute, Fahrettin Koca. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato 7 giorni di lutto nazionale per le vittime del terremoto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che il terremoto potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto ai decessi riportati dai bilanci provvisori. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali”, ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’OMS.
Si moltiplicano intanto le offerte di aiuti provenienti da tutto il mondo. “La mia amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il nostro alleato della Nato, la Turchia, e ho autorizzato un’immediata risposta degli Stati Uniti”, ha fatto sapere il presidente degli Usa Joe Biden in una dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca. Il presidente americano ha precisato che “alti funzionari americani si sono immediatamente rivolti alle loro controparti turche per coordinare tutta l’assistenza necessaria“, specificando che le squadre di soccorso americane “si stanno schierando rapidamente per iniziare a sostenere gli sforzi di ricerca e soccorso e rispondere alle esigenze dei feriti e degli sfollati”.
“Piena solidarietà con il popolo della Turchia e della Siria dopo il terribile terremoto di questa mattina. Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime. Il sostegno dell’Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile”. Aveva scritto su Twitter la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen in mattinata dopo l’annuncio della partenza per la Turchia di una prima squadra di soccorritori romeni e olandesi. Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno garantito l’invio di aiuti nell’area del sisma.
Anche il governo siriano ha chiesto aiuto alla comunità internazionale. “La Siria invita gli Stati membri delle Nazioni Unite, il Comitato internazionale della Croce Rossa e altre organizzazioni umanitarie a sostenere gli sforzi del governo siriano per far fronte al devastante terremoto”, ha affermato il ministero degli Esteri di Damasco in un comunicato.