(Teleborsa) – Dopo soli 19 mesi dal volo inaugurale, la compagnia aerea Flyr ha alzato bandiera bianca, preannunciando che presenterà istanza di fallimento. La decisione è stata assunta dopo che sono andati a vuoto i tentativi di ricapitalizzazione per assorbire liquidità.
La low cost norvegese ha comunicato che la decisione del consiglio di amministrazione è stata unanime, sottolineando che “realisticamente non ci sono più opportunità per risolvere la mancanza di liquidità a breve termine“, pertanto tutte le partenze e le vendite di biglietti sono state di conseguenza annullate”.
Il fallimento costerà il posto di lavoro ai circa 400 dipendenti di Fly, che aveva iniziato a operare da metà 2021 coprendo collegamenti interni alla Norvegia e tra il Paese scandinavo e l’Europa. Segnali di difficoltà finanziaria erano emersi già nell’ottobre 2022, quando Flyr aveva sospeso le rotte ritenute non redditizie.
La compagnia aerea ha operato con una flotta in leasing composta da 12 aerei Boeing 737, tra cui sei 737 Max, acquistati da Air Lease Corp.