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NYSE, errore manuale dietro problema che ha sospeso titoli

(Teleborsa) – C’è stato un errore manuale dietro le maxi oscillazioni di prezzo e le interruzioni delle negoziazioni per centinaia di titoli all’apertura di Wall Street di martedì. Lo ha spiegato, a 24 ore di distanza, lo stesso New York Stock Exchange (NYSE), secondo cui il problema è stato alla configurazione del Disaster Recovery all’inizio della giornata, mentre tutti i sistemi di scambio sono tornati poi operativi e hanno garantito una normale apertura nella seduta del 25 gennaio.

Secondo il resoconto del gestore del listino, il 24 gennaio alle 9:30 circa, è stata avviata la negoziazione continua di 2.824 dei 3.421 titoli quotati al NYSE senza tentare di condurre un’asta di apertura a causa di un problema tecnico, a seguito della quale circa 84 di questi titoli interessati sono entrati in Limit Up-Limit Down (LULD), ovvero sospesi dalle negoziazioni per movimenti eccessivi.

Il trading continuo è poi ripreso dopo aver soddisfatto i requisiti di riapertura del piano LULD per i titoli interessati. Le borse valori hanno infatti dei sistemi che interrompono automaticamente le negoziazioni se il prezzo di un’azione oscilla improvvisamente di una grande quantità. Una volta riprese le negoziazioni, i prezzi delle azioni delle società si sono mossi più o meno in linea con una tipica giornata di negoziazione.

In genere, il NYSE tiene un’asta di apertura all’inizio della giornata di negoziazione, raccogliendo ordini da acquirenti e venditori per fissare il prezzo di apertura delle singole azioni. Ciò viene fatto per limitare la volatilità derivante dagli ordini di azioni che si accumulano prima dell’inizio della sessione regolare. La Borsa ha spiegato che per alcuni titoli “non si sono verificate aste di apertura”, provocando il caos del mercato.

Il NYSE ha detto martedì sera che alcuni scambi avvenuti proprio all’apertura sarebbero stati interrotti, ma altri no, aggiungendo confusione alla giornata. Nel comunicato odierno, il NYSE ha affermato che circa 4.341 scambi in 251 titoli “dovrebbero essere eliminati“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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