(Teleborsa) – “La situazione deve essere in miglioramento se così tanti economisti dicono che la situazione non è più così cupa come precedentemente previsto”. Lo ha osservato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), in un intervento al World Economic Forum di Davos, facendo riferimento al fatto che business leader, analisti ed economisti stanno mandando messaggi positivi nelle loro interviste dalla cittadina svizzera in questi giorni.
Molti imprenditori e manager “si muovono da un mood difensivo a un mood competitivo – ha aggiunto – E quindi qualcosa deve stare migliorando”.
Lagarde ha osservato che “il 2022 è stato davvero un anno strano“, citando i tassi di crescita del PIL in USA, Cina e Stati Uniti, che “non sono stati numeri normali”. Ora stiamo invece entrando in un anno dove “continueremo a vedere un approprio alla crescita basato sulla resilienza”.
La numero uno dalla BCE è tornata anche ad affermare che “il supporto fiscale che è stato espanso nel 2022 deve essere meglio indirizzato e targettizzato” quest’anno, per non esercitare una pressione sull’aumento dell’inflazione.
Riguardo all’apertura della Cina, ha detto: “La Cina si sta svegliando e dobbiamo accogliere con favore i miglioramenti nelle previsioni dell’economia e nell’apertura delle regole per il Covid”. “Per quanto riguarda la domanda aggiunta che arriverà per il resto del mondo, avrà pressioni inflattive su molti di noi, perché il livello di energia consumata aumenterà, così come la quantità di GNL che compreranno dal resto del mondo – ha spiegato – Ci saranno maggiori pressioni sull’inflazione derivanti dal campo delle commodities e dell’energia“.