(Teleborsa) – Prove di pace tra Governo e benzinai che – al termine dell’incontro di oggi – congelano lo sciopero. È questa la sintesi per dire che le parti hanno iniziato un dialogo che – almeno nelle intenzioni e speriamo nei fatti – porterà ad una soluzione condivisa. Fonti di Palazzo Chigi, intanto, fanno sapere che governo assicura l’avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17 e prende atto del congelamento dello sciopero e la sospensione del giudizio sul decreto legge in attesa della pubblicazione.
“Apprezzato il chiarimento avuto con Governo che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato“, affermano in una nota congiunta Faib, Fegica, Figisc/Anisa al termine dell’incontro con il Governo. “Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui – aggiungono -. Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e a individuare strumenti anche normativi utile ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva. Un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato”.
Già ieri il governo aveva provato a stemperare la tensione: e se, da un lato, aveva rivendicato le scelte fatte con il decreto sulla trasparenza dei prezzi, dall’altro convocando per oggi l’incontro con il settore, ha subito messo nero su bianco la volontà di non alzare lo scontro. Appuntamento sul quale si era spesa in prima persona la stessa premier: “Incontrerò la categoria e dirò loro che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile”, aveva detto Meloni intervenendo al Tg1. Sempre ieri, il CdM era intervenuto “aggiustando” una norma che già esiste e consente di ridurre le accise se il prezzo supera almeno il 2% del valore indicato nel Def: in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa. In Consiglio dei Ministri sono state inoltre approvate alcune modifiche al decreto varato appena due giorni fa sulla trasparenza, garantendo che i buoni benzina saranno esentasse fino a fine anno.
Sciopero congelato, dunque. E missione – sembrerebbe – compiuta, in attesa di nuovi sviluppi attesi nei prossimi giorni.
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