(Teleborsa) – Il comitato esecutivo della Banca nazionale di Serbia (NBS) ha deciso di aumentare il tasso di riferimento di 25 punti base al 5,25% e di aumentare i tassi sui depositi e sulle linee di credito dello stesso importo, rispettivamente al 4,25% e al 6,25%. L’aumento di oggi è il decimo consecutivo: da aprile 2022, il tasso è stato aumentato di 425 punti base in totale.
Mantenendo la relativa stabilità del dinaro serbo rispetto all’euro, l’NBS “contribuisce anche in modo significativo a contenere l’effetto di ricaduta dell’aumento dei prezzi delle importazioni sui prezzi interni e alla stabilità macroeconomica in un contesto di maggiore incertezza globale”, si legge nello statement diffuso a fine riunione.
La decisione del Comitato esecutivo di inasprire le condizioni monetarie riflette l’opinione secondo cui i movimenti dell’inflazione in Serbia sono ancora in gran parte dettati dalla crisi energetica globale, dalle persistenti conseguenze della pandemia e dalla siccità che ha colpito la regione.
L’inflazione media annua nel 2022 è stata dell’11,9%. Secondo le stime preliminari, la crescita del PIL reale della Serbia nel 2022 è stata del 2,3%, come risultato della ripresa dell’industria e dei servizi.
“A seconda del futuro movimento dei principali fattori monetari e macroeconomici dall’ambiente domestico e internazionale, nonché dalla situazione geopolitica globale, l’NBS valuterà se è necessario inasprire ulteriormente le condizioni monetarie e in che misura”, viene sottolineato.