(Teleborsa) – Innovare l’offerta dei servizi nel settore immobiliare, grazie a una piattaforma online proprietaria che ha la finalità di coniugare le necessità degli utenti alla ricerca di una sistemazione e dei proprietari che affidano in gestione il proprio immobile alla società. È l’obiettivo di Dotstay, operatore di relocation e property management per locazioni di medio-lungo termine, che ha deciso di quotarsi a Piazza Affari per dare slancio alla propria crescita dopo il difficile periodo pandemico e per raccogliere capitali da impiegare nell’espansione geografica del business. Dotstay sta approcciando il mercato immobiliare in una prospettiva nuova, racconta a Teleborsa il fondatore e amministratore delegato Alessandro Adamo: “Il mercato immobiliare parte sempre dal prodotto, ovvero dalla casa, mentre Dotstay parte dall’utente, portandolo anche in digitale. La nostra piattaforma non consente di prenotare online una casa, ma una persona del luogo, e questo è il nostro point of difference”.
Dotstay offre ai proprietari di immobili servizi di gestione immobiliare (come, ad esempio, il reperimento e la selezione del conduttore, il check-in e il check-out, la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria) sia di locazione diretta di immobili, concessi poi in sublocazione ad utenti interessati all’affitto a fronte del trasferimento in una nuova città (studenti e lavoratori qualificati). In parallelo, tramite la propria piattaforma online, fornisce agli utenti la possibilità di ricerca ed affitto di immobili, selezionandone un numero limitato mediante supporto di criteri indicati dagli utenti stessi, e mettendo a disposizione di essi un assistente personale locale denominato Angel per la visita di tali appartamenti identificati (Angel tour).
“L’Angel è una nuova figura professionale che si pone a metà tra l’agente immobiliare e il personal assistant, che noi spesso definiamo “il primo amico in città” – afferma l’AD – Si tratta di una persona che rappresenta il primo contatto in una nuova città, che aiuta le persone nel loro trasferimento”. Per il momento questa figura viene retribuita dalla società in prestazione occasionale – e infatti si sposa bene con una condizione di freelance – ad eccezione della città di Milano, dove la dimensione del fatturato è tale che Dotstay ha scelto di assumere gli Angel in azienda.
L’obiettivo è far sì che l’utente scelga uno degli appartamenti mostrati dall’Angel ed eventualmente appartenente al network di immobili Dotstay, che vengono curati dalla controllata DS Real Estate, società che fornisce servizi di mediazione immobiliare. La piattaforma online della società consente agli utenti di inserire alcuni criteri di ricerca che permettono al team di Dotstay di identificare ed individuare un numero massimo di 5 appartamenti che saranno oggetto di visita guidata (Angel tour). L’utente paga immediatamente una booking fee pari a 89 euro con carta di credito o PayPal, autorizzando anche il pagamento di un importo variabile (success fee), che varia a seconda del servizio selezionato: per un giorno 889 euro, per tre giorni 689 euro e per sette giorni 489 euro.
Le ambizioni della società e l’implementazione di questo modello di business si sono però scontrati con le difficoltà emerse con la pandemia. Dotstay è stata costituita nel 2013 e ha iniziato ad essere operativa nel 2014, prima nella città di Milano, poi, in seguito ad una fase di espansione, dal 2017 anche in altre località (Roma, Firenze e Torino); durante la pandemia, la crescita ha subito un ridimensionamento a causa della difficoltà di spostamento da parte della clientela, comportando una necessaria riduzione drastica degli immobili gestiti e locati. Tale situazione ha spinto Dotstay a concentrare il proprio business sulla città di Milano, nell’ottica di contenimento dei costi al fine di consentire, successivamente, una futura nuova espansione in altre città italiane.
“Uno dei primi obiettivi con l’IPO è la riattivazione di queste città – spiega Adamo – Hanno profili diversi rispetto a Milano, ma noi ci rivolgiamo sempre a una clientela referenziata, alto-spendente e che arriva in Italia per progetti di studio o lavoro qualificato. Il nostro format è scalabile in tutte le grandi città in cui c’è un afflusso di expat, che sia in Italia, in Europa o nel mondo. Pensiamo possa essere espandibile anche nella media città italiana di provincia se ci sono delle grandi aziende”.
In questo percorso di crescita l’AD non si dice troppo preoccupato dalla concorrenza: “Non abbiamo un competitor diretto, in quanto la nostra selling-proposition di avere un assistente personale prenotabile si pone a metà tra immobiliare e servizi alla persona. Abbiamo però tanti competitor indiretti, che dispongono di immobili e con formule commerciali diverse possono farci concorrenza. Inoltre, Dotstay offre un assistente personale e questo è “on-top” rispetto all’alloggio stesso. Alcuni player del settore, ad esempio, si occupano di locazione e sublocazione, ma ciò non toglie che un nostro Angel non possa mostrare a un nostro cliente un loro immobile, anche perchè possiamo essere loro partner e finalizzare dei contratti con loro”.
La società ha chiuso il primo semestre del 2022 con un valore della produzione pari a 105 mila euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi da canoni di locazione sono stati pari a 63 mila euro, mentre quelli da prestazione di servizi: (sia gestione immobiliare che servizi destinata a utenti intenzionati a trasferirsi in una nuova città) sono stati pari a 35 mila euro. La perdita netta è stata di 116 mila euro, in crescita rispetto ai 46 mila euro del primo semestre 2021. L’intero 2021 si è chiuso con un valore della produzione pari a 279 mila euro (+29,8%) e una perdita di 23 mila euro (+91,8%).
In fase di collocamento, rivolto ad investitori qualificati/istituzionali italiani ed esteri, la società ha raccolto 2,16 milioni di euro, ottenendo una capitalizzazione di 9,52 milioni di euro e un flottante pari al 26,33% all’inizio delle negoziazioni su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (il 29 dicembre 2022).
Per quanto riguarda l’utilizzo dei proventi, “al primo posto c’è l’acquisizione di immobili in locazione diretta o in gestione immobiliare, per aumentare in maniera significativa il portafoglio di immobili del network Dotstay – afferma Adamo – Vengono poi il rafforzamento della struttura, sia a livello centrale che territoriale, e il rafforzamento della componente tecnologica, con lo sviluppo di software di gestione immobiliare di proprietà della società”.
“Questi applicativi – sottolinea – serviranno allo scambio di informazioni tra Dotstay e la miriade di agenzie immobiliari con cui possiamo collaborare, per offrire al cliente finale l’immobile migliore, e nel lungo termine abbiamo l’ambizione di rendere Dotstay un marketplace della relocation, cioè rendere Dotstay una piattaforma che consenta alle migliaia di figure professionali che nel mondo si occupano di relocation di offrire i propri servizi su una piattaforma digitale a supporto del loro lavoro”.