(Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo la decisione a sorpresa della Bank of Japan di consentire l’aumento dei tassi di interesse a lungo termine. Persistono i timori che la Federal Reserve possa far precipitare l’economia in una recessione il prossimo anno. La scorsa settimana, la banca centrale statunitense ha alzato il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base e i responsabili politici hanno indicato che il tasso terminale potrebbe salire fino al 5,1%.
L’agenda macroeconomica è piuttosto vuota. Gli unici dati interessanti sono quelli sul mercato immobiliare, da cui sono arrivate notizie negative: sia i permessi edilizi che le aperture di nuovi cantieri sono diminuite a novembre. Il dato più importante però arriverà venerdì ed è il deflattore dell’inflazione PCE, ritenuto “la misura preferita della FED”.
Sul fronte delle trimestrali, (una delle più importanti multinazionali statunitensi attive nella produzione di alimenti) ha migliorato l’outlook per l’intero anno fiscale grazie ad aumenti dei prezzi e una domanda resistente. (fornitore globale di informazioni finanziarie) ha registrato ricavi trimestrali in aumento, grazie anche al contributo dell’acquisizione di CUSIP Global Services (CGS).
Gli investitori stanno comunque aspettando le trimestrali di alcuni colossi per avere segnali sull’andamento dell’economia statunitense. In particolare, e pubblicheranno i risultati dopo la chiusura odierna del mercato.
Per quanto riguarda i giudizi degli analisti, Piper Sandler ha avviato la copertura su con un giudizio “overweight”. Baird è passata a “neutral” da “outperform” su , mentre ha subito un downgrade a “neutral” da “underweight” da parte di JPMorgan.
Sostanzialmente stabile Wall Street, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il che si ferma a 32.790 punti, mentre, al contrario, l’ ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 3.810 punti. In lieve ribasso il (-0,59%); con analoga direzione, in frazionale calo l’ (-0,29%).