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Via libera dall'Ue a regime italiano di garanzia per sostegno alle imprese: budget sale a 23 miliardi di euro

(Teleborsa) – La Commissione europea ha dato il via libera alle modifiche del regime di garanzia italiano per sostenere le imprese nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina, compreso un aumento del budget fino a 23 miliardi di euro. Il giudizio di Bruxelles è infatti che la misura e le modifiche siano in linea con il Quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione europea Commissione il 23 marzo 2022 e modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022. In una nota, la Commissione europea fa sapere inoltre che la dotazione complessiva della misura non supera i 33 miliardi di euro.

Oltre all’incremento del budget, tra le modifiche apportate al provvedimento italiano – la cui versione originaria era stata approvata dalla Commissione lo scorso 19 luglio – ci sono l’introduzione di una misura di aiuto di importo limitato fino a 7 milioni di euro a copertura dei premi di garanzia a determinate condizioni, una proroga del periodo in relazione al quale possono essere concessi gli aiuti, fino al 31 dicembre 2023 e l’introduzione della possibilità, per le imprese energivore, di ottenere garanzie a copertura del fabbisogno di liquidità per un periodo di 12 mesi per le piccole e medie imprese o di 6 mesi per i grandi beneficiari, a decorrere dalla concessione dell’agevolazione e con la possibilità di avvalersi di autocertificazioni.

Introdotta anche la possibilità di aumentare gli importi del prestito per far fronte all’esigenza di fornire garanzie finanziarie per l’attività di trading sui mercati dell’energia sulla base dell’autocertificazione dei beneficiari. La Commissione in una nota ha specificato che il regime italiano, come modificato, continua a essere in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. “Il regime italiano, così come modificato, rimane necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e le condizioni stabilite nel regolamento temporaneo Quadro di crisi modificato il 28 ottobre 2022”, ha concluso.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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