(Teleborsa) – Raggiunto l’accordo politico sul tetto al prezzo del gas al Consiglio Energia. L’intesa è stata raggiunta a maggioranza qualificata: voto favorevole anche della Germania che dopo lunghe trattative ha dato la sua approvazione. Contraria invece l’Ungheria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti. Dal 15 febbraio il price cap sul gas scatterà al superamento dei 180 euro a megawattora per tre giorni con uno spread rispetto al prezzo del Gnl di 35 euro per tre giorni.
Soddisfatto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “Il Consiglio Energia ha approvato il tetto al prezzo del gas. È la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. È la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo”, ha scritto su Twitter il ministro.
“Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo l’accordo: un’altra missione impossibile è compiuta, quest’ultima forse era la più difficile. L’ultimo pezzo del puzzle è andato al suo posto”, ha dichiarato il ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, Josef Sikela nella conferenza stampa della presidenza di turno dell’Ue al termine del Consiglio energia. Il price cap concordato – ha aggiunto – è “un meccanismo efficace e realistico”. Sikela ha poi spiegato che se il superamento delle soglie previste dovesse innescare il price cap sul gas, il meccanismo stesso “resterà attivo almeno 20 giorni” consecutivi. Il price cap, inoltre, può essere automaticamente attivato dalla Ue in caso di crisi.
L’accordo di oggi sul price cap “segnala chiaramente che l’Unione europea non e’ pronta a pagare qualunque cifra per il gas”, ha invece affermato la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson.