(Teleborsa) – Frena ancora l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di dicembre, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,8 punti, in calo rispetto ai 49 punti di novembre e attesi dal mercato. L’indicatore è dunque ancora atteso sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita.
La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 51,7 punti dai 50,3 di novembre. Il consensus era per 51,1 punti. Il PMI Composite si è attestato a 50 punti, dai 48,9 punti del mese precedente.
“L’economia del settore privato giapponese ha visto una stabilizzazione dell’attività commerciale nell’ultimo mese dell’anno, con dati flash che indicano che la divergenza tra il settore manifatturiero e quello dei servizi è aumentata ulteriormente“, ha commentato Laura Denman, Economist presso S&P Global Market Intelligence.
“Le aziende manifatturiere hanno continuato a lottare di fronte a condizioni di domanda debole e forti pressioni inflazionistiche con l’ultimo PMI flash che ha segnato il minimo da ottobre 2020 – ha aggiunto – I dati di dicembre hanno visto la produzione e il portafoglio ordini dei produttori giapponesi contrarsi ulteriormente, ma a ritmi più lenti rispetto a novembre. Allo stesso tempo, sebbene storicamente forti, le pressioni inflazionistiche si sono raffreddate con il tasso di inflazione dei prezzi di ingresso al livello più basso da settembre 2021″.