(Teleborsa) – Punta con decisione al rialzo la performance di , con una variazione percentuale del 3,61%.
La società di software ha chiuso il secondo trimestre fiscale con un utile netto di 1,74 miliardi di dollari, pari a 63 centesimi per azione, contro il rosso di 1,25 miliardi, (46 centesimi) dello stesso periodo del precedente anno. L’EPS rettificato si è attestato a 1,21 dollari per azione contro gli 1,18 dollari stimati dagli analisti. I ricavi sono stati pari a 12,28 miliardi in rialzo del 18% rispetto ai 12,05 miliardi del consensus.
Oracle ha fornito anche una previsione degli utili per i prossimi trimestri considerata tuttavia “debole” dagli addetti ai lavori: la società si aspetta un utile rettificato per azione compreso tra 1,17 e 1,21 dollari e una crescita dei ricavi dal 17% al 19%.
L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di più pronunciata rispetto all’andamento dell’. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.
Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 85,42 USD, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 83,15. L’equilibrata forza rialzista di è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 87,69.