(Teleborsa) – Giornata negativa per le Borse europee, che sono peggiorate dopo l’apertura in rosso di Wall Street. Sui mercati permane l’incertezza sull’andamento della crescita globale e gli investitori guardano anche alle prossime mosse delle banche centrali sul fronte dei tassi d’interesse. A pesare sono soprattutto i dati macroeconomici degli Stati Uniti, che segnalano un’economia ancora in salute e quindi frenano le speranze di un ammorbidimento della politica monetaria della FED.
“Vediamo un mondo plasmato dall’offerta che comporta forti compromessi per le banche centrali – hanno affermato gli analisti del BlackRock Investment Institute – Tassi ufficiali più elevati non possono risolvere la capacità di produzione limitata che non vediamo cambiare presto. Ciò significa che l’unico modo per le banche centrali di ridurre l’inflazione all’obiettivo è aumentare i tassi abbastanza da schiacciare la domanda fino al livello che l’economia può tranquillamente sostenere. È ben al di sotto del trend di crescita pre-Covid”.
Per quanto riguarda la BCE, il capo economista Philip Lane ha detto che “ci aspettiamo che saranno necessari altri rialzi, ma molto è già stato fatto, quindi dovremo assicurarci di avere una buona comprensione dell’outlook di inflazione e dei fattori di rischio nel fissare i tassi riunione per riunione”.
In Italia, l’Istat ha stimato che il PIL crescerà a ritmi ancora sostenuti nel 2022, prevedendo una crescita del 3,9% (rivista al rialzo rispetto alla previsione di giugno di +2,8%), per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%, dal +1,9% previsto a giugno). Fitch ha migliorato le previsioni per il 2023, portandole a -0,1% dal -0,7% ipotizzato a inizio ottobre, e prevede per l’anno in corso una crescita del 3,7%.
Nessuna variazione significativa per l’, che scambia sui valori della vigilia a 1,049. L’ mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,44%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 74,71 dollari per barile, in netto calo del 2,89%.
Consolida i livelli della vigilia lo , attestandosi a +186 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,65%.
Tra i listini europei soffre , che evidenzia una perdita dello 0,72%, piccola perdita per , che scambia con un -0,45%, e sostanzialmente invariato , che riporta un moderato -0,14%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il che accusa una discesa dell’1,15%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il , che ha perso lo 0,29%, chiudendo a 26.605 punti.
Pessimo il (-1,67%); con analoga direzione, in forte calo il (-1,9%).
Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,27 miliardi di euro, in calo di 507,5 milioni di euro, rispetto ai 1,78 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,37 miliardi di azioni, rispetto ai 0,46 miliardi precedenti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo (+0,76%), (+0,69%) e (+0,54%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su , che ha chiuso a -3,43%.
Preda dei venditori , con un decremento del 3,09%.
Si concentrano le vendite su , che soffre un calo del 2,95%.
Vendite su , che registra un ribasso del 2,91%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, (+0,63%) e (+0,53%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su , che ha terminato le contrattazioni a -5,33%.
Pessima performance per , che registra un ribasso del 3,91%.
Seduta negativa per , che mostra una perdita del 3,63%.
Sotto pressione , che accusa un calo del 3,56%.