(Teleborsa) – Nell’area euro “l’inflazione forse ha raggiunto il picco, vedremo”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, commentano i dati più recenti sul caro vita durante un evento del Messaggero. A novembre sull’inflazione “per la prima volta si è vista una decrescita abbastanza sensibile, molto legata a quello che era stato il principale motore di crescita dell’inflazione, e cioè l’energia”, ha detto.
Su rischi di recessione e ripresa “l’Italia è chiaro che ha un problema in più rispetto agli altri paesi europei, che è, a parte tanti problemi storici strutturali, un problema di pagare l’altro debito. Questa questione ovviamente è un limite alle possibilità di espansione di sostegno economico”. Ma ci sta “l’antidoto del Pnrr: quindi in che modo riusciremo a spendere questi quattrini secondo me sarà molto molto importante perché l’Italia non resti il mitico fanalino di coda della crescita europea”. Lo spazio è limitato sulle politiche espansive ma “se non utilizziamo quello sarà più difficile, credo, continuare ad essere diciamo così almeno non dico nel gruppo di testa ma almeno insieme agli altri grandi paesi europei”, ha avvertito.
Sui Pnrr “tutti paesi hanno difficoltà, alcuni paesi hanno chiesto rinvii sulla data del 2026 ma questi rinvii non sono possibili dal punto di vista tecnico, politico e legale. So quali siano le difficoltà che abbiamo di attuazione. Però guardiamo anche ai nostri vicini: l’unico paese europeo che ha maggiori difficoltà di assorbimento delle risorse europee dell’Italia è la Spagna. E la Spagna sta a testa bassa cercando di mantenere gli impegni per per il Pnrr. Loro hanno delle difficoltà diverse dalle nostre, legate alle autonomie e al processo decisionale. Quindi – ha detto – bisogna correggere quello che va corretto ma lavorare per per attuare” questo piano. “Penso che la la sfida debba essere mantenuta. Questa è un’occasione e questa occasione non va e non può essere perduta”.