(Teleborsa) – “Il governo non può essere sotto scacco, non siamo ricattabili da parte di alcuno. Questo vale per chiunque si confronti con l’Italia. Mi aspetto decisioni a breve dell’azienda che possano riportare nei giusti binari il confronto tra azienda, azionista pubblico e certamente il governo”. Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese del Made in Italy, commentando la notizia che Acciaierie d’Italia ha comunicato unilateralmente la sospensione delle attività di 145 ditte dell’indotto.
“La questione dell’Ilva è sicuramente strategica per l’industria italiana e per la siderurgia del Paese e va ricondotta nei giusti binari“, ha spiegato. “Mi aspetto ad ore che l’azienda ci dia un segnale costruttivo rispetto a quello che ha fatto senza nessun preavviso nei confronti dell’azienda, dell’indotto e dei loro lavoratori. È stata decisione sorprendente: avevo avuto un confronto personale nei giorni precedenti con l’azienda, il presidente, l’AD e con il socio pubblico e nessuno mi aveva detto che c’era una decisione di questo tipo. È chiaro che azienda debba tornare sui propri passi”.
“Sappiamo che dobbiamo ridurre di cinque punti il cuneo fiscale, lo dobbiamo fare gradualmente, anche perché deve essere compatibile con le risorse che abbiamo e che possiamo mettere in campo. Ricordo anche a me stesso che abbiamo un rapporto debito/Pil al 145%” “Comunque, la rotta sarà la riduzione graduale e costante del cuneo fiscale per la valorizzazione di chi lavora nell’impresa e anche l’aumento dei salari che potrà essere fatto anche, e non soltanto, con la riduzione del cuneo fiscale. Noi dobbiamo premiare chi lavora per incentivare al lavoro”, ha concluso Urso.