(Teleborsa) – Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 è di 883.876, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.200 euro: di queste, 493.155 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.016 euro, e 390.721 a uomini, con 1.432 euro mensili.
Lo rileva l’Inps nell’osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, relativo alle pensioni con decorrenza nel 2021 e nei primi nove mesi del 2022, con rilevazione al 2 ottobre 2022 spiegando che le nuove pensioni con decorrenza nel periodo gennaio-settembre 2022 sono state 596.640 in totale, per un importo medio mensile di 1.185 euro: anche in questo caso prevalgono per numero le pensioni femminili, 335.006 contro le 261.634 maschili, a fronte di un importo medio mensile più basso (1.005 euro contro i 1.415 euro degli uomini). Tali valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia, alle pensioni anticipate – compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti -, a quelle di invalidità, a quelle ai superstiti delle principali gestioni e agli assegni sociali.
In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2021 sono state: 284.678 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 294.728 pensioni anticipate, 51.174 pensioni di invalidità e 253.296 pensioni ai superstiti. Nei primi nove mesi del 2022: 207.789 vecchiaia, 195.852 anticipate, 29.224 invalidità e 163.775 superstiti. Analizzando le singole gestioni, il Fpld ha totalizzato 382.587 pensioni nel 2021 e 260.706 nei primi nove mesi del 2022; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 165.611 e 99.562, artigiani (94.783 e 64.008), commercianti (83.301 e 56.572), parasubordinati (39.932 e 28.393) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.127 e 26.992). Gli assegni sociali sono stati 76.535 nel 2021 e 60.407 nei primi nove mesi del 2022.