(Teleborsa) – In uno scenario che secondo le stime vede, tra ottobre e dicembre, emissioni lorde di titoli di Stato a medio e lungo termine per circa 64 miliardi di euro, compresi 14 miliardi di emissioni nette, la Lega torna a indirizzare il risparmio nazionale verso i Btp. La nuova proposta di legge – come riporta Milano Finanza – è quella di lanciare “un Btp speciale destinato al mercato retail, incentivato con la possibilità di detrarre il 30% di quanto investito dall’imposta sul reddito”.
Lo schema messo a punto dal deputato leghista Giulio Centemero – spiega Milano Finanza – prevede che l’agevolazione avrà un tetto massimo a 30mila euro e il titolo dovrà essere mantenuto dell’investitore fino alla scadenza. I nuovi strumenti potranno essere sottoscritti soltanto da persone fisiche residenti in Italia e il prodotto non potrà essere oggetto di vendite allo scoperto. L’intento è quello di prevenire manovre speculative su titoli, pensati con scadenze a cinque e dieci anni. Il meccanismo prevede anche una doppia cedola per gli investitori che manterranno il Btp fino alla scadenza, con un un importo “determinato esclusivamente in relazione all’andamento positivo del PIL italiano”.
In caso di cessione prima della scadenza le imposte non corrisposte – fa sapere Milano Finanza – “dovranno essere versate entro sessanta giorni, senza dove pagare sanzioni”. Oltre alla detrazione fiscale la Lega prevede anche un ulteriore incentivo ovvero che la cessione dei Btp speciali sia esclusa dall’imposta sulle donazioni. Lo strumento, sottoscrivibile senza commissioni, sarà infine impignorabile e il 50% dell’importo investito potrà essere utilizzato per accedere a finanziamenti bancari, usati come garanzia.
Una proposta simile era già stata espressa dal Carroccio nel corso della passata legislatura. All’epoca i promotori avevano previsto per l’emissione l’ammontare massimo di 100 miliardi da iniettare nell’economia nazionale. In passato, tuttavia, la posizione espressa dal leader della Lega Matteo Salvini era ben diversa. Nel 2011 si era, infatti, scagliato contro il Btp-day. L’iniziativa volta a incentivare l’acquisto di titoli di Stato italiani prevedeva, su proposta dell’Abi, un risparmio sull’importo delle commissioni di acquisto (in media tra lo 0,2 e lo 0,5% del capitale).