(Teleborsa) – , big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, sarà il leader del consorzio che realizzerà la Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, accanto a Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, per un valore complessivo a base d’asta di 928 milioni di euro. Webuild partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 40%.
La Nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione offshore, cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, la profondità maggiore al mondo mai sperimentata per una diga foranea, e avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km, di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A.
Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti.
“La chiusura della gara per la diga foranea di Genova, con l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione e la realizzazione al consorzio di imprese guidato da Webuild, è una notizia davvero rilevante, soprattutto in questo momento, in cui molte voci esprimono scetticismo sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, ha commentato Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
La sua realizzazione consentirà l’accesso in sicurezza al porto a navi portacontainer più grandi, lunghe fino a 400-450 metri (il doppio di quelle che possono transitare oggi), adeguando le specifiche del porto di Genova alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione.
Inoltre, il potenziamento dell’accessibilità marittima del porto di Genova andrà a consolidare il ruolo strategico del sistema portuale della città all’interno del corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T, corridoio che da Genova arriva fino a Rotterdam e di cui è parte integrante anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova.