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FED, Mester: non ci sono ancora progressi sull'inflazione

(Teleborsa) – “L’inflazione inaccettabilmente alta e persistente rimane la sfida chiave per l’economia statunitense”, anche perché l’inflazione “è andata ben al di sopra del 2 per cento per quasi un anno e mezzo e i rischi per le previsioni di inflazione sono inclinati al rialzo”. Lo ha affermato Loretta Mester, presidente della FED di Cleveland, in un evento a New York, aggiungendo che “nonostante una certa moderazione dal lato della domanda dell’economia e i nascenti segnali di miglioramento delle condizioni dal lato dell’offerta, non si sono registrati progressi sull’inflazione“.

“Il FOMC è fortemente impegnato a utilizzare i suoi strumenti per riportare l’economia alla stabilità dei prezzi e persevererà affinché ciò accada – ha spiegato – Stiamo intraprendendo un’azione decisiva per rimuovere l’accomodamento della politica monetaria per portare la domanda in un migliore equilibrio con l’offerta limitata sia nel mercato dei prodotti che nel mercato del lavoro”.

Dato l’attuale livello di inflazione, la sua natura generalizzata e la sua persistenza, Mester crede che “la politica monetaria dovrà diventare più restrittiva per portare l’inflazione su un percorso sostenibile al ribasso al 2%”. L’economista prevede comunque che l’inflazione scenderà sensibilmente il prossimo anno.

La stretta monetaria provocherà un periodo di crescita della produzione “ben al di sotto del trend nel prossimo biennio”, che a sua volta porterà a una crescita dell’occupazione più lenta e livelli più alti del normale anche della volatilità dei mercati finanziari.

“Non prevedo alcun taglio nell’intervallo di riferimento dei Fed Funds il prossimo anno”, ha sottolineato.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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