(Teleborsa) – “Il Consiglio direttivo della BCE è pienamente consapevole del fatto che è necessario percorrere ulteriore terreno nelle prossime riunioni per uscire dal livello altamente accomodante prevalente dei tassi ufficiali”, anche se “l’improvviso riprezzamento delle aspettative sui tassi richiedono un attento monitoraggio da una prospettiva di funzionamento del mercato e di una più ampia stabilità finanziaria“. Lo ha detto Philip Lane, Chief Economist e membro dell’Executive Board della BCE, nel corso di un evento a New York.
Secondo Lane, la Banca centrale europea potrebbe avere un impatto maggiore sui mercati aumentando i tassi di interesse piuttosto che riducendo lo stock di obbligazioni acquistate negli anni con i vari piani di emergenza e quantitative easing.
“Una conclusione provvisoria sull’impatto delle azioni sul balance sheet in una fase di normalizzazione è che il canale di segnalazione sarà più debole per un dato adeguamento alle dimensioni e alla composizione del nostro bilancio”, ha affermato Lane. “Gli effetti di segnalazione derivanti da un determinato adeguamento dei tassi potrebbero essere maggiori di quanto si stima fosse prima della crisi finanziaria”, ha invece aggiunto l’economista nel suo intervento, principalmente per due motivi.
In primo luogo, “l’uscita dalla politica dei tassi di interesse negativi potrebbe aver rafforzato la trasmissione di un rialzo dei tassi lungo tutta la struttura a termine dei tassi di interesse”, ha sottolineato.
In secondo luogo, “il ritiro della guidance a termine dei tassi dopo anni in cui le indicazioni prospettiche sul probabile andamento futuro dei tassi di interesse avevano soppresso quasi del tutto la volatilità dei tassi potrebbe invitare i mercati a reagire a un aumento dei tassi ritirandosi più nettamente dai titoli a più lungo termine siccome dealer e altri fornitori di liquidità di negoziazione sono meno disposti a mettere a rischio il capitale per creare mercati bilaterali in un contesto di percepita maggiore incertezza sui tassi di interesse”.
La BCE ha alzato il tasso sui depositi da -0,50% a 0,75% in meno di due mesi e i mercati prevedono che continuerà ad aumentarlo per buona parte del prossimo anno, anche seguendo l’azione della FED.