(Teleborsa) – Il ministero della Transizione Ecologica ha selezionato 142 progetti per il Programma del PNRR “Isole Verdi”. Con l’individuazione degli interventi è stato raggiunto, entro la scadenza fissata al 30 settembre 2022, il primo traguardo della misura da 200 milioni, che permette di realizzare nelle piccole isole impianti anche innovativi come quelli che producono energia dal moto delle onde o da fonti geotermiche.
Il Programma – spiega il Mite in una nota – è finalizzato a superare alcune criticità delle 19 piccole isole italiane legate alla mancanza di interconnessione con la terraferma, come il ricorso ai combustibili fossili per la produzione di energia, lo scarso approvvigionamento idrico e il complesso processo di gestione dei rifiuti. A tale scopo vengono finanziati interventi volti a incentivare la mobilità sostenibile, implementare l’efficientamento idrico ed energetico, potenziare la gestione del ciclo dei rifiuti urbani e sviluppare fonti di energia rinnovabile.
Nel Programma sono presenti inoltre progetti innovativi per la produzione di energia pulita. Sono previsti per esempio impianti eolici (micro-eolico on shore ed eolico off shore) e impianti che producono energia dal moto delle onde, dalle biomasse (prevalentemente sfalci di vegetazione) e da fonte geotermica.
L’aspetto qualificante del Programma Isole Verdi – sottolinea il ministero – è l’approccio “sistemico” che vede l’applicazione integrata di soluzioni innovative di tipo tecnologico, finanziario, regolatorio e comportamentale sui diversi settori d’intervento.
Complessivamente sono stati selezionati 30 progetti per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani; 30 per incentivare la mobilità sostenibile; 31 per la realizzazione o l’adeguamento degli impianti di produzione di acqua potabile, come i dissalatori o gli impianti di recupero delle acque piovane; 16 per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e 35 per la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile e per interventi sulle infrastrutture finalizzati a garantire la continuità e la sicurezza della rete elettrica.
Il 39% delle risorse disponibili finanzierà gli interventi per le rinnovabili, il 33% dell’investimento sarà destinato ai progetti di efficientamento idrico, il 10% a quelli di efficientamento energetico e il restante 18% sarà ripartito in uguale misura per sostenere gli interventi per la gestione dei rifiuti urbani e quelli per la mobilità sostenibile.
La realizzazione dei progetti sarà completata entro giugno 2026.