(Teleborsa) – Il gas cola a picco sul mercato di Amsterdam, in risposta al maxi piano tedesco per raffreddare il mercato, che va a controbilanciare in parte l’effetto negativo dei danni “irreparabili” al gasdotto Nord Stream. Il future più prossimo sul Dutch TTF, alla Borsa di Amsterdam, segna un calo dell’11,8% a 183 euro per mwh.
Frattanto, il governo tedesco guidato da Olaf Scholz ha dato il via libera ad un maxi pacchetto del valore di 150-200 miliardi di euro per compensare gli effetti del caro energia su imprese e famiglie. “Il prezzo del gas deve andare giù”, ha affermato il cancelliere tedesco Scholz in conferenza stampa, aggiungendo che “presto il gas non sarà più rifornito dalla Russia e la Germania è ben preparata al cambiamento della situazione”.
A Bruxelles, intanto, si continua a ragionare sul price cap, cioè sulla fissazione di un tetto al prezzo del gas. Fonti europee, in vista della riunione straordinaria dei ministri dell’Energia domani, fanno sapere che al tavolo delle trattative “non c’è una voce univoca” e che “diversi Paesi membri” appaiono “sempre più nervosi per la mancata reazione della Commissione europea”.
“La proposta di un price cap allo stesso livello per tutto l’import del gas – si sottolinea – è una misura radicale che comporta rischi significativi legati alla sicurezza di forniture di energia” mentre sarebbe “meglio mettere un price cap al gas russo e negoziare” il prezzo con gli altri fornitori.
“Dietro alla lettere dei 15 Paesi ci sono le differenti posizioni dei Paesi membri tra chi, per motivi geografici, è meno o più dipendente dal punto di vista energetico. La nostra missione è trovare misure che siano efficaci per tutti i Paesi”, si precisa da Bruxelles, spiegando che fra i rischi ci sarebbe un possibile aumento della domanda e la perdita dell’incentivo di mercato che al momento permette il trasferimento di gas tra gli Stati europei.
A proposito della metodologia di calcolo del gas, si anticipa la creazione di un indice complementare dei prezzi del gas, che prevede anche la riduzione dell’influenza del TTF olandese sulla formazione delle quotazioni del combustibile in Europa. Fra le proposte al vaglio della Commissione quella di un nuovo indice basato sulle transazioni di GNL, che dovrebbe essere disponibile agli operatori prima dell’inverno.