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Putin annuncia “mobilitazione parziale”: proteste e fughe da Mosca

(Teleborsa) – Dalla protesta nelle piazze direttamente all’ufficio reclutamento. E’ quanto sarebbe capitato, secondo attivisti dell’opposizione, a diversi giovani che manifestavano in decine di città russe contro l’annuncio di Vladimir Putin sul richiamo di 300.000 riservisti.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha smentito, sottolineando anzi che ciò “non è contro la legge”. Il giorno dopo il discorso del presidente alla nazione, a Mosca, San Pietroburgo e nelle altre grandi città russe continuano ad impazzare voci e interpretazioni sul reale significato della mobilitazione, e soprattutto su quanti e quali saranno i richiamati alle armi, in un’atmosfera di crescente nervosismo. Ad alimentare l’incertezza è la scomparsa, nella versione pubblicata dal Cremlino, di uno dei dieci punti di cui si compone il decreto firmato da Putin, per l’esattezza il numero 7.

Secondo Novaya Gazeta Europe, che cita una fonte di alto livello, il misterioso articolo prevedrebbe la possibilità di richiamare alle armi non i 300.000 uomini di cui ha parlato il ministro della Difesa Serghei Shoigu bensì addirittura fino a un milione.

A far salire l’asticella della tensione anche il monito lanciato da Putin secondo il quale la Russia userà “tutti i mezzi a sua disposizione” per difendersi da un Occidente che vuole “distruggerla”. In una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha denunciato quelle che ha definito “le spericolate minacce nucleari russe”, accusando Putin di voler “fare a pezzi l’ordine mondiale” con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che ha risposto accusando a sua volta “gli Usa e i loro alleati” di essere parte del conflitto in Ucraina, che a suo dire “sta diventando uno Stato totalitario di tipo nazista”. Per poi abbandonare polemicamente la sala subito dopo il discorso.

Intanto Ovd-Info riferisce che sono più di 1.300 le persone fermate dalla polizia nelle proteste contro la mobilitazione parziale di mercoledì sera, la stragrande maggioranza a Mosca e San Pietroburgo. Mentre file di auto con a bordo molti giovani in età da reclutamento in uscita dalla Russia sono segnalate da alcuni canali Telegram ai confini con Georgia, Kazakhstan, Mongolia e Finlandia. La guardia di frontiera finlandese ha sottolineato che gli arrivi via terra dalla Russia sono superiori al normale e nella sola giornata di mercoledì sono stati quasi 5.000. Anche le richieste di visto presso alcune ambasciata europee a Mosca hanno subito un’impennata, mentre i voli verso quei Paesi che non richiedono permessi di ingresso per i cittadini russi (in primis la Turchia) continuano a registrare il tutto esaurito.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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