(Teleborsa) – Prosegue lo smaltimento delle controversie pendenti che, al 30 giugno scorso, sono diminuite del 10% su base annua a 267.804 fascicoli. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze precisando che il dato congiunturale con il trimestre precedente evidenzia invece “una lieve ripresa delle pendenze (+2,24%), maggiormente rilevante nel primo grado di giudizio (+6,8%), causata dal deposito di un numero di nuovi ricorsi superiore al numero delle definizioni”.
Le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel secondo trimestre 2022, pari a 51.900, risultano in aumento del 38,6% rispetto all’analogo periodo del 2021. “Tale incremento – spiega il Mef nella nota – è correlato alla ripresa delle attività di accertamento e riscossione dei tributi da parte degli enti della fiscalità”. Le controversie definite, pari a 46.023, registrano una diminuzione tendenziale del 14,7%.
In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 41.047, in aumento tendenziale del 60,6%, mentre le definizioni, pari a 31.464, hanno registrato una diminuzione del 17,0%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo risultano pari a 10.853 unità, inferiori dell’8,6% rispetto al precedente anno; le definizioni, che si attestano a 14.559 provvedimenti, sono diminuite del 9,5%.
Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 51,2%, per un valore complessivo di 2.099,88 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata del 26,3%, per un valore di 678,04 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10,5%, per un valore complessivo di 464,08 milioni di euro. Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 53,2%, per un valore complessivo di 1.342,02 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata del 28,9%, per un valore complessivo di 603,78 milioni di euro.
Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano l’8,8%, per un valore complessivo di 706,05 milioni di euro. Continua l’aumento dei depositi dei provvedimenti digitali da parte dei giudici tributari che raggiunge circa il 79% del totale dei provvedimenti depositati.