(Teleborsa) – A New York, Draghi è premiato come “statista dell’anno” e spende parole contro le “autocrazie” che “prosperano” di fronte alle “ambiguità” ed “esitazioni”. Il Premier ha ricevuto l’importante riconoscimento, lo stesso tributato a Michail Gorbachev, Angela Merkel fino a Shinzo Abe, in occasione della 57ma edizione dell’Annual Awards Dinner, organizzata dalla Appeal of Conscience Foundation.
Joe Biden, che era assente per presenziare ai funerali della Regina Elisabetta II, ha inviato un messaggio alla fondazione, ringraziando Draghi per la sua “leadership” e per la “voce potente” usata a favore dei diritti umani. Anche Henry Kissinger, ex Segretario di Stato USA, ha fatto cenno al suo “coraggio” ed alla sua “visione”.
Draghi ha parlato di una nuova “polarizzazione” sul modello della guerra fredda, innescata dall’invasione della Russia in Ucraina, ed ha affermato che il modo in cui “trattiamo con le autocrazie” definirà “la nostra capacità di plasmare il futuro”.
Per Draghi occorre avere “franchezza, coerenza e impegno” ed aver fede nella democrazia e “nello Stato di diritto”, avere rispetto dei diritti umani e sostenere la solidarietà.
E di nuovo Draghi ha ribadito che, quando si prende un impegno, “dobbiamo onorarlo” per non “pentirsene dopo” ed occorre “collaborare” anche con i governi autoritari senza “compromettere i nostri valori fondamentali”..
Draghi si dice ottimista che la Russia possa “tornare alle norme che ha sottoscritto nel 1945” e che l’Ucraina possa ritornare in “pace”. “Solo la cooperazione globale può aiutare a risolvere i problemi globali, dalla pandemia ai cambiamenti climatici”.