(Teleborsa) – La BCE si prepara ad avviare il dibattito circa la riduzione del suo bilancio ad ottobre. E’ quanto scrive il Financial Times a proposito dei titoli acquistati negli anni scorsi con i vari piani di emergenza e quantitative easing, alla cui scadenza la banca centrale continua ancora oggi a reinvestire i capitali rivenienti dai titoli giunti a scadenza.
Il consiglio direttivo ha più volte assicurato che avrebbe continuato a riacquistare i titoli giunti a scadenza per un certo periodo di tempo dopo il primo rialzo dei tassi. Ed ancora ieri, durante la conferenza stampa seguita al meeting di politica monetaria, la Presidente Lagarde ha definito prematuro un dibattito in tal senso ed ha assicurato che non si è parlato affatto della riduzione del bilancio.
Ma a quanto pare i tempi sono ormai maturi e l’orizzonte temporale si sta accorciando, perché il quotidiano britannico, citando fonti anonime coinvolte nelle discussioni, indica la data del 5 ottobre per l’avvio delle discussioni in merito, quando si riunirà il consiglio direttivo non monetario a Cipro.
In quell’occasione – scrive il quotidiano britannico – non vi saranno conferenze stampa e non vi sarà alcun annuncio, mentre la prima occasione utile potrebbe essere il Consiglio monetario del 27 ottobre. L’avvio delle operazioni potrebbe poi concretizzarsi nel primo trimestre del 2023.
Se la BCE riducesse la quantità di titoli in portafoglio, proprio come stanno facendo la Fed e la Bank of England, è probabile che aumenteranno i costi di finanziamento a lungo termine dei governi dell’Eurozona, dal momento che i rendimenti si sono già portati di recente sui massimi degli ultimi otto anni. Un problema grande soprattutto per i Paesi indebitati come l’Italia, perché farebbe aumentare gli spread e la spesa per interessi sul debito, ma Francoforte non può più attendere e deve avviare un’azione più risoluta contro l’inflazione, il nemico comune delle banche centrali.