(Teleborsa) – Se la spirale inflazionistica dovesse continuare, se il costo del caffè ‘verde’ dovesse proseguire nella sua corsa, non possiamo escludere un aumento del prezzo al consumo. Per questo rientro post estivo lo escludiamo. Almeno fino a fine anno vogliano provare a comprimere i nostri margini ma non riversare a valle l’aumento del costo del caffè”. Lo afferma Cristina Scocchia, A.d. di Illycaffè in una intervista a La Stampa.
“Cerchiamo di proteggere clienti e consumatori, però c’è un limite. Immagino che a inizio dell’anno prossimo dovremo comunque rivedere la situazione. Il caffè a novembre 2020 costava 110 dollari per libbra, siamo arrivati a 240 dollari, oltre il 100% in più. I costi per l’energia e del gas, per quanto ci riguarda, sono più che decuplicati”, rileva.
“Abbiamo avuto un incremento dei costi di quasi 50 milioni, pari al 10% del fatturato del 2021. Abbiamo ridotto le spese e aumentato l’efficienza operativa. In un momento così difficile non basta: è importante crescere”. Quanto al piano di sbarco in Borsa “per ora non ha subito rallentamenti – dice la manager -. È un progetto che sarà sviluppato nell’arco del piano, di qui al 2026. Abbiamo 5 anni di tempo per trovare il momento più adatto”.