(Teleborsa) – Il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario per la realizzazione del progetto, Stefano Bonaccini, ha confermato che a fine ottobre si concluderà la conferenza dei servizi – il tavolo che riunisce tutti i soggetti in qualche modo coinvolti – e all’inizio del 2023 cominceranno i lavori per il rigassificatore, che sarà ormeggiato al largo del porto di Ravenna. La piattaforma galleggiante nelle previsioni dovrà servire ad aumentare l’autonomia energetica dell’Italia. Dopo la presentazione del progetto da parte di Snam, c’era tempo infatti fino al 30 agosto per presentare richieste di integrazioni (ne sono arrivate una ventina) e osservazioni, che sono invece circa 10, comprese quelle molto critiche di Legambiente e Italia Nostra.
Snam, adesso, ha venti giorni di tempo per rispondere e ai primi di ottobre sarà convocata una nuova seduta della Conferenza dei servizi per discuterne. Poi ci saranno altri venti giorni per pareri e autorizzazioni, quindi, a fine ottobre, la conferenza terminerà i propri lavori, secondo tempi molto più stretti rispetto a quelli solitamente utilizzati per un’opera di questo tipo. Se tutto filerà liscio, nel primo quadrimestre del 2023 partiranno i lavori.
Le osservazioni e le richieste di integrazione riguardano vari aspetti del progetto: il posizionamento dell’impianto a terra di filtraggio e regolazione, opere di mitigazione e compensazione, i dragaggi per consentire l’accesso delle navi, i materiali utilizzati, la prevenzione degli incendi e la questione dell’abbassamento della temperatura dell’acqua del mare che verrà usata nel processo di rigassificazione.