(Teleborsa) – , catena statunitense di discount, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 29 luglio 2022) con vendite nette in aumento del 9% a 9,4 miliardi di dollari. Le vendite “same-store” sono aumentate del 4,6% rispetto al secondo trimestre del 2021, trainate principalmente da un aumento dell’importo medio delle transazioni, nonché da un leggero aumento del traffico dei clienti. La società ha segnalato una crescita delle vendite nella “categoria consumables”, parzialmente compensata dal calo nelle categorie abbigliamento, stagionali e prodotti per la casa.
L’utile lordo in percentuale delle vendite nette è stato del 32,3% nel secondo trimestre del 2022 rispetto al 31,6% nel secondo trimestre del 2021, con un aumento di 69 punti base. La società ha registrato un utile netto di 678 milioni di dollari, con un aumento del 6,4% rispetto ai 637 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2021. L’EPS diluito è aumentato del 10,8% a 2,98 dollari. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aaspettava un utile per azione di 2,93 dollari su ricavi per 9,40 miliardi di dollari.
Al 29 luglio 2022, le scorte totali erano pari a 6,9 miliardi di dollari, rispetto ai 5,3 miliardi di dollari del 30 luglio 2021, con un aumento del 25,1%. Questo aumento riflette principalmente l’impatto dell’inflazione dei costi dei prodotti e un maggiore mix di prodotti di valore superiore, in particolare nelle categorie Casa e Stagionale.
Dollar General ha migliorato la guidance per l’intero esercizio. Si attende ora una crescita delle vendite nette di circa l’11%, incluso un beneficio stimato di circa due punti percentuali rispetto alla 53esima settimana (rispetto alla precedente aspettativa di circa 10-10,5%) e una crescita delle vendite “same-store” di circa il 4-4,5% (rispetto alla precedente aspettativa di circa 3-3,5%). Confermate le previsioni per una crescita dell’EPS diluito compresa tra circa il 12% e il 14%.
(Foto: © Dollar General)