(Teleborsa) – TCS Group Holding, che possiede la banca online russa Tinkoff, ha comunicato che nel primo semestre del 2022 l’utile netto è “diminuito sostanzialmente” su base annua, implicando un ROE (ritorno sul patrimonio netto) a una cifra, influenzato principalmente dalla “crescita dei costi di finanziamento e da un accantonamento conservativo”.
Nel primo semestre, il portafoglio dei prestiti netti è diminuito del 4% da inizio anno a 584 miliardi di rubli. Il rapporto NPL è aumentato a un tasso “low single digit” rispetto alla fine del 2021. I conti dei clienti sono aumentati del 4% da inizio anno a 983 miliardi di rubli. Il costo del rischio è “aumentato notevolmente” a causa di “accantonamenti macro-correlati prudenti”.
Il gruppo afferma di continuare a onorare i propri obblighi nei confronti degli obbligazionisti e mira a assoggettare i pagamenti delle cedole nell’ambito dei suoi due Eurobond in circolazione a settembre al contesto normativo.
“Date le attuali limitazioni al funzionamento dell’infrastruttura dei mercati dei capitali, il Gruppo non sarà in grado di eseguire un’opzione call per il suo Eurobond perpetuo al 9,25% a settembre 2022 – viene sottolineato – Per garantire la consegna della cedola a tutti gli obbligazionisti, il regolamento ai residenti russi sarà effettuato in rubli tramite agenti di regolamento locali”.