(Teleborsa) – Dopo il rallentamento dei prezzi al consumo arrivato nella giornata di ieri, che ha innescato il rally di Wall Street, anche la moderazione dei prezzi alla produzione diffusi oggi spinge il sentiment degli investitori, nella speranza che la corsa dei prezzi per aziende e consumatori abbia effettivamente raggiunto il picco. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,5% su mese (rispetto +0,2% del consensus) e hanno registrato un incremento del 9,8% su base annua (rispetto al +10,4% del consensus). Non è chiaro se i dati macroeconomici di questi giorni basteranno per cambiare l’atteggiamento aggressivo della banca centrale americana.
“Nonostante queste notizie moderatamente buone, il compito per la FED rimane molto difficile: gli ottimi numeri occupazionali della scorsa settimana e i continui segnali di crescita salariale mostrano che il mercato del lavoro rimane estremamente positivo – commenta Paolo Zanghieri, Senior Economist di Generali Investments – I progressi limitati e incerti sul fronte dell’inflazione visibili nei dati appena pubblicati non sono sufficienti perché la FED si muova verso un ritmo di normalizzazione molto meno aggressivo“.
Sempre sul fronte macroeconomico, sono aumentate leggermente e in linea con le attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA.
Tra le trimestrali uscite tra ieri e questa mattina, spicca la performance positiva di . Il colosso dell’intrattenimento – attivo nei parchi a tema e da alcuni anni anche nello streaming – ha annunciato un totale di 221 milioni di clienti di streaming, superando per la prima volta quelli di .
Hanno invece deluso (produttore di apparecchiature audio), che ha tagliato la sua guidance per il contesto macroeconomico difficile, (società di dating online), che ha rivisto al ribasso l’outlook citando l’inflazione e i venti contrari dei cambi, (la società di parchi a tema), con il calo delle presenze che si è fatto sentire su profitti e ricavi trimestrali.
Intanto, l’OPEC ha tagliato le sue previsioni sulla crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2022. Dopo un primo semestre migliore delle attese, nella seconda parte dell’anno si faranno sentire l’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina, l’inflazione elevata e gli sforzi per contenere la pandemia da coronavirus.
Lieve aumento per la Borsa di Wall Street, con il che sale dello 0,60% a 33.511 punti; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’, che arriva a 4.235 punti. Poco sopra la parità il (+0,58%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per l’ (+0,54%).
In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti (+2,12%), (+1,64%) e (+1,15%).
Tra i protagonisti del Dow Jones, (+9,32%), (+2,20%), (+1,97%) e (+1,89%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -1,38%.
Sotto pressione , che accusa un calo dell’1,27%.
Tra i protagonisti del Nasdaq 100, (+6,94%), (+3,47%), (+2,69%) e (+2,44%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che prosegue le contrattazioni a -2,26%.
Deludente , che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.