(Teleborsa) – Le ondate di calore hanno portato a un eccesso di mortalità che nelle due settimane comprese tra il 1 e 15 luglio ha fatto registrare un incremento del 21% rispetto alle previsioni, per un totale di +733. È quanto emerge dai “Risultati dei sistemi di allarme del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera” nell’ambito del “Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore” del Ministero della Salute.
Gli aumenti più significativi si sono verificati proprio in quelle città dove più forti sono state le ondate di calore: in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%). Anche a Torino si è registrato un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore ma solo giorni isolati di caldo.
Un trend al rialzo iniziato già nella seconda metà di maggio, quando la mortalità è risultata complessivamente superiore all’atteso del 10%, con un eccesso significativo che si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza. Stessa situazione anche nel mese di giugno che complessivamente ha fatto registrare una mortalità del 9% superiore all’atteso. Un incremento anche in questo caso almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, con aumenti significativi soprattutto a Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%) e Catania. In generale, i grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera evidenziano in alcune città del nord (Torino, Milano) un incremento della temperatura nella terza settimana di giugno a cui risultano associati picchi di mortalità. Mentre in diverse città del centro-sud (Roma, Latina, Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania) si osservano diversi giorni di incremento della mortalità associato all’incremento della temperatura registrato dal 26 giugno e nelle prime 2 settimane di luglio.
I grafici dell’andamento della temperatura e degli accessi in PS evidenziano nelle ultime 2 settimane di giugno un incremento degli accessi a Milano, Venezia, Bologna e Ancona.
Le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato il nostro paese nel mese di giugno e nelle prime 2 settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del Centro Sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno. Tuttavia, si legge nel rapporto, è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato possa essere attribuibile all’epidemia di Covid-19 in corso.
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