(Teleborsa) – “sta procedendo a tutta velocità nell’esecuzione del piano e siamo convinti che sarà impossibile fermare la nostra determinazione. Raggiungeremo tutti gli obiettivi”. Lo ha detto l‘AD di MPS, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti. Dopo la presentazione del piano industriale – ha sottolineato il top manager – “in 40 giorni abbiamo raggiunto l’accordo coi sindacati sulle uscite, abbiamo ceduto NPL per 0,9 miliardi, abbiamo ottenuto l’autorizzazione dalla DG Comp e abbiamo presentato la richiesta alla BCE per l’assemblea a settembre: tutti segnali che la banca sta procedendo a tutta velocità nell’esecuzione del piano”.
Lovaglio ha poi sottolineato l’importante dell’autorizzazione di Bruxelles a estendere il periodo di ristrutturazione, con l’ok agli impegni rivisti. “Altro risultato importante – ha detto l’AD – è che abbiamo ampliato il sindacato delle banche e ad oggi abbiamo 8 banche che sostengono MPS per l’aumento”.
“Le condizioni per l’aumento di capitale devono essere condizioni di mercato positive, non prevediamo che il Mef possa incrementare il proprio contributo” – ha dichiarato Lovaglio a chi gli faceva notare che questo non fosse uno dei momenti migliori per l’aumento -.
“Nonostante le difficili condizioni del mercato procediamo e faremo tutto il possibile per arrivare alle migliori condizioni possibili per l’aumento”.
Lovaglio, parlando in conference call con gli analisti delle nuove richieste stragiudiziali per complessivi 1,8 miliardi di euro giunte nel secondo trimestre, ha affermato: “Sono richieste che nella maggior parte dei casi vede una mancanza di documentazioni di legittimità e senza nesso causale, quindi sono richieste infondate. Sono richieste seriali, inviate dalla stessa società di consulenze per nome di alcuni investitori istituzionali”, ha spiegato. “Tutto quello che arriva viene analizzato con la massima serietà, n questo caso abbiamo chiesto un parere ai nostri legali e secondo loro queste richieste sono estremamente dubbie, talmente dubbie da non giustificare quasi neanche degli accantonamenti. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di proteggere gli interessi della banca”, ha concluso Lovaglio.