(Teleborsa) – Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica morto a giugno, ha lasciato 2,15 milioni di azioni (quasi lo 0,5% del capitale) a Francesco Milleri, presidente e CEO di EssilorLuxottica. Ai valori attuali valgono circa 340 milioni di euro. A Romolo Bardin, CEO della cassaforte lussemburghese Delfin, ha lasciato 22.000 azioni, pari a circa 3,5 milioni di euro. Lo scrive l’ANSA, che ha visionato i documenti, i quali confermano anche l’assegnazione in otto parti uguali del capitale di Delfin ai figli e alla moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo.
La novità riguardante i due manager emerge dal testamento olografo, cioè scritto a mano da Leonardo Del Vecchio a integrazione di quello steso dal notaio. Le ultime volontà lette dal notaio agli eredi il primo luglio scorso, e di cui è stata richiesta la registrazione lo stesso giorno, si compongono infatti di un testamento pubblico, steso dal notaio il 10 ottobre 2017, e di tre brevi testamenti olografi, scritti di proprio pugno da Leonardo Del Vecchio.
A Milleri già nel 2017 – secondo quanto emerge dai documenti – Del Vecchio aveva deciso di lasciare la sua quota nella società Acqua Mundi, costituita nel 2016 proprio col manager per avviare un progetto di riqualificazione e rilancio del parco delle Terme di Fontecchio a Città di Castello (PG), città natale di Milleri.
Del Vecchio ha lasciato all’ultima moglie, Nicoletta Zampillo, le quattro case in cui viveva: gli appartamenti di Milano e Roma, Villa La Leonina di Beaulieu Sur-Mer (vicino a Nizza in Costa Azzurra) e la casa del buen retiro di Antigua, ai Caraibi.