(Teleborsa) – Dopo giorni gli di polemiche arriva il j’accuse di Ryanair nei confronti delle politiche miopi dei governi e degli aeroporti, accusati di aver licenziato il personale durante la crisi Covid e non aver tempestivamente effettuato nuove assunzioni. Secondo il capo economico di Ryanair, Neil Sorahan, il caos dei voli è stato provocato dalle mancate assunzioni per il personale di terra.
“L’unica cosa che dovevano fare”, afferma il manager della compagnia low cost, che sta attraversando un’estate “fenomenale” ed ha realizzato profitti per 170 milioni di euro e ricavi per 2,6 miliardi, trasportando 45,5 milioni di passeggeri.
“I piani di volo erano noti da mesi, serviva solo aumentare il personale di sicurezza ed i gestori del controllo”, sostiene Sorahan, affermando che Ryainair “aveva tutto il personale a disposizione” e gli scioperi hanno avuto un “impatto minimo”.
Il sindacato tedesco Verdi ha indetto per mercoledì uno sciopero di un giorno per il personale di terra di Lufthansa e ad Heathrow ci sono ancora voli contingentati. La situazione però si sta gradualmente stabilizzando dopo il caos dei giorni scorsi, causato dalla veloce riresa del traffico aereo post-Covid e dalla mancanza di personale di terra sufficiente a gestire, senza disagi, le code ai check-in, ai controlli passaporti ed alla consegna dei bagagli. Molti aeroporti in Europa hanno dovuto fissare un tetto massimo ai passeggeri in transito, costringendo le compagnie a cancellare e riprogrammare i voli.