(Teleborsa) – Non si ferma la protesta dei tassisti in Via del Corso con Palazzo Chigi e le vie di accesso limitrofe blindate dalla polizia che chiedono ormai da giorni lo stralcio dell’art. 10 del ddl concorrenza che prevede la liberalizzazione del settore: sono stati esplosi petardi e accesi fumogeni, con la polizia che fronteggia i manifestanti tenendoli a distanza dal Palazzo del governo. Slogan contro l’esecutivo, ma soprattutto contro Uber.
“Chiediamo che il governo stralci l’articolo 10 del ddl concorrenza e apra subito un tavolo di confronto con tutti gli attori interessati”. E’ la richiesta che le organizzazioni sindacali dei tassisti avanzano in una lettera aperta alle istituzioni e alla società civile. Il documento, ripercorrendo le tappe della causa avviata contro Uber Black nel 2016 per concorrenza sleale, sottolinea “come alla luce di quanto già accaduto e in funzione di ciò che ulteriormente emerge dall’inchiesta Uber Files, gli operatori del comparto taxi non sono assolutamente disposti ad accettare che le regole del loro lavoro vengano riscritte attraverso una delega che non comporta un loro coinvolgimento diretto e dell’intero Parlamento”.
Intanto prosegue l’esame in commissione Attività produttive della Camera del ddl concorrenza, ma il nodo della liberalizzazione del settore taxi, contenuto appunto nell’articolo 10, non è ancora stato affrontato.
Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, si starebbe lavorando a una riformulazione dell’articolo, in modo da trovare una sintesi tra le diverse sensibilità.