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USA, FMI taglia le stime di crescita. Inflazione elevata

(Teleborsa) – L’economia statunitense frenerà oltre le previsioni, appesantita dalla stretta monetaria avviata dalla Federal Reserve per contrastare l’inflazione. E’ quanto sottolinea il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel Rapporto ex articolo 4 stilato al termine della sua missione annuale a Washington.

Secondo il Fondo, il PIL statunitense dopo il +5,7% registrato nel 2021 si espanderà solo del 2,3% quest’anno contro il +2,9% atteso a giugno. Poi rallenterà all’1% nel 2023 a fronte del +1,7% previsto in precedenza.

“Gli Stati Uniti hanno recuperato rapidamente dallo choc della pandemia” – spiega l’FMI – ma la rapida ripresa della domanda, insieme alle strozzature alle catene di approvvigionamento, si è tradotta in “una significativa accelerazione dell’inflazione“. Gli Stati Uniti dovrebbero evitare di misura una recessione anche se i rischi che possa verificarsi sono “significativi”.

L’inflazione è stimata al 6,6% quest’anno per poi scendere all’1,9% il prossimo.

L’economia” – spiega ancora l’istituzione – “è attesa rallentare, a causa della stretta monetaria della Fed e della fine dei programmi di assistenza messi a punto durante il Covid, riportando l’inflazione PCE core all’obiettivo del 2% fissato dalla Fed entro la fine del 2023”. Tuttavia – avverte – “se l’inflazione si dovesse mostrare più persistente delle attese, la Fed dovrà operare una stretta monetaria più forte, che rallenterà ulteriormente l’economia” e provocherà “una maggiore disoccupazione“.

(Foto: © Andrej Kaprinay, Ing./123RF)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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