(Teleborsa) – Il Vaticano ha venduto in perdita l’immobile di Londra che ha portato a un processo, tutt’ora in corso, per cui dieci persone sono accusate di appropriazione indebita, frode, riciclaggio ed estorsione. Tra queste ci sono anche un cardinale e due broker finanziari italiani. In una nota, la Santa Sede ha comunicato che l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ha ultimato la vendita a Bain Capital del palazzo in 60 Sloane Avenue a Londra, con un incasso complessivo di 186 milioni di sterline.
Nel 2014 erano stati investiti circa 350 milioni di euro per l’acquisto dell’immobile, poi finito al centro dello scandalo finanziario. “Le perdite riscontrate rispetto a quanto speso per l’acquisto dell’immobile sono state conferite alla riserva della Segreteria di Stato, senza che in nessun modo in questa circostanza sia toccato l’Obolo di San Pietro, e con esso le donazioni dei fedeli”, sottolinea la nota del Vaticano.
La Santa Sede si è avvalsa dell’assistenza del Broker immobiliare Savills, selezionato al termine di una procedura di gara avviata nel gennaio 2021 sotto la vigilanza di advisor immobiliari. Nel settembre del 2021 l’APSA aveva ricevuto un primo round di 16 offerte, oggetto di due diligence nei mesi successivi, seguito da un secondo round di 3 offerte.
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